Foto Giorgione

Percorso dell'esposizione

Percorso dell'esposizione di Michelangelo Lupo

La mostra è allestita all'interno della casa Marta- Pellizzari, ora "Casa Giorgione", così detta per il fregio che decora il salone principale dell'edifi cio quattrocentesco, e si svolge al primo e al secondo piano, collegati da terra con scale e ascensore.

Il percorso espositivo inizia al primo piano con una introduzione documentaria: mappe che rappresentano i luoghi in cui si svolse principalmente l'attività di Giorgione, cioè Venezia, il territorio trevigiano e padovano, poi carte che documentano le commissioni pubbliche, come il telero di Palazzo Ducale e il Fondaco dei Tedeschi a Venezia, e le commissioni private.

A concludere la prima sezione sono testi antichi, tra ‘500 e ‘600, dal Castiglione, al Vasari, al Ridolfi , che scrivono della la sua produzione pittorica.

La seconda sezione, collocata nella prima parte della sala cosiddetta del "Fregio delle Arti liberali e meccaniche", documenta l'attività giovanile del pittore, con opere quali il Saturno in Esilio della National Gallery di Londra, la Prova di Mosè degli Uffi zi, la Madonna col Bambino dell'Ermitage e altre. Una attenzione particolare, in questa sala, viene rivolta al fregio che è stato attribuito a Giorgione, e che rappresenta un compendio della cultura veneta ai tempi del pittore. I pannelli espositivi modulari che ospitano le opere sono tenuti ad altezza tale da non disturbare la visione generale del fregio. Dove necessario, in tutto il percorso della mostra, alcune vetrine basse giustapposte alle opere ospitano incisioni con funzione comparativa.

Un pannello collocato perpendicolarmente alla lunghezza di questa sala divide la seconda sezione dalla terza, dedicata ai ritratti e alle mezze fi gure: Le tre età dell'uomo da Pitti, l'Arcere da Edimburgo, il Doppio ritratto da Palazzo Venezia a Roma e l'Alabardiere da Vienna. La quarta sezione, anch'essa collocata nella sala del fregio e dedicata alla nascita del paesaggio, annovera due tra i più famosi dipinti di Giorgione: la Tempesta dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia e il Tramonto da Londra, accostati a disegni e incisioni di Giulio Campagnola. Si passa poi alla terza sala, quella chiamata delle "sfide", in cui sono proposti dipinti di varia provenienza attribuibili al Maestro.

La mostra prosegue nell'ampio sottotetto al piano superiore. Qui è stato creato un percorso circolare che corre lungo il perimetro del salone. Lungo questo percorso si snodano altre quattro sezioni. La IV sezione ospita dipinti e incisioni, dei "colleghi" del grande pittore, quali Vincenzo Catena, Sebastiano del Piombo, Tiziano, Giulio Campagnola, Marcantonio Raimondi.

Nella V sezione, la più ricca di opere, sono quadri che riportano in generale all'ambiente giorgionesco e ai suoi "compagni di strada": Albrecht Dürer, Cima da Conegliano, Giovanni Bellini, Lorenzo Costa, Pietro Perugino, una Leda della cerchia di Leonardo che è il fulcro della "composizione", Giovanni Bonconsiglio, Domenico Capriolo ecc. Nell'ultima sezione, quasi una Wunderkammer, sono collocati volumi in edizioni rare che rappresentano le punte più alte della cultura di riferimento di fi ne ‘400 , come Ovidio, Petrarca, Boccaccio, Pietro de Crescenzi, l'Hypnerotomachia Poliphili, assieme a bronzi padovani e veneziani tra ‘400 e ‘500.

Al piano terra, alla fine del percorso all'interno della casa, è allestito il bookshop. Nel duomo dei Castelfranco, che si trova di fronte alla sede della mostra, il percorso continua e termina con la visita alla Pala di Castelfranco, il celebre quadro di Giorgione con la Madonna col Bambino in trono tra due Santi.